EASY AS A KISS
humanizing technology through design
Vision, story and impact of Interaction Design Institute Ivrea

4 maggio - 19 settembre 2021
Nell’anno 2000, in concomitanza col superamento del timore del millennium bug e la diffusione dei primi cellulari che iniziano a modificare le nostre relazioni, veniva fondato Interaction Design Institute Ivrea, l’incontro tra un digital Bauhaus e un Black Mountain College urbano.
Il centro post laurea si dedica fino al 2005 allo sviluppo e alla diffusione dell’allora nascente disciplina dell’interaction design, dedicata alla progettazione dell’esperienza nell’interazione con servizi, sistemi e dispositivi tecnologici.

Una vicenda che all’inizio del millennio ha posto la città eporediese al centro della mappa mondiale dell'innovazione, combinando modelli sperimentali di didattica e avanguardia progettuale con la cultura olivettiana, attraendo talenti da tutto il mondo e fondando un nuovo modello formativo i cui ingredienti erano: una combinazione di competenze umanistiche e scientifiche, sperimentazione libera e aperta, scambio vicendevole di conoscenze e competenze e collaborazione con aziende italiane ed estere.

Qui sono nati progetti tutt’ora utilizzati e divenuti universali come Arduino e Processing e si è formata la disciplina che ha reso possibile i servizi che tutti i giorni utilizziamo, come il car sharing, i pagamenti tramite app e le prenotazioni di servizi online.
La stessa metodologia che ha delineato l’approccio progettuale e gli strumenti che hanno modificato la nostra presenza online, come i pulsanti like, la gestualità delle nostre dita sugli schermi e una codifica d’uso che ci consente di muoverci in modo disinvolto all'interno di tutti i siti web.

sezioni mostra

Facile come un bacio: Umanizzare la tecnologia attraverso il design

La filosofia progettuale di Interaction-Ivrea, sviluppatasi e praticata nei corsi magistrali e durante le sue attività di ricerca, si concentrava sia sul “progettare la giusta cosa” (un’invenzione ragionata) sia sul “progettare nel modo giusto” (una realizzazione attenta dell’esperienza interattiva dell’utente).

Durante il suo breve vissuto di soli cinque anni e mezzo, Interaction-Ivrea è stato in grado di influenzare l’interaction design e l’istruzione del design in tutto il mondo.

Visione e valori: Sulle spalle dei giganti

Importanti accademici e professionisti internazionali portavano il mondo a Ivrea, influenzando i primi anni di sviluppo dell’istituto.
Giovani innovatori dagli Stati Uniti, dall’Asia e dall’Europa visitavano l’Istituto insegnandovi per brevi periodi e attraverso workshop e seminari hanno ampliato la visione dell’interaction design di allora.

Timeline: Mettere le persone al primo posto

Interaction-Ivrea è stata fondata durante il primo crash di internet, nel 2000. In quel momento alcune aziende emersero mentre altre fallirono.
All’interno di questo nuovo scenario, interaction-Ivrea decise di adattare le tecnologie digitali ai comportamenti, alle necessità e alle problematiche delle persone.
La timeline posiziona il contesto, le sfide e il progetto in prospettiva: cosa stava succedendo nel mondo e in Italia e come hanno risposto studenti e docenti.

Power of ten: un terreno di gioco per idee visionarie

I dieci video presenti in questa sezione rappresentano ciò che vuol dire essere interaction designer ma soprattutto essere cittadini di un mondo connesso.
Dieci tra i più celebri progetti di Interaction-Ivrea, ognuno presentato dai propri ideatori, i loro percorsi professionali e le sfide che affrontano oggi:
Hernando Barragán, Ruth Kikin-Gil, Dave Slocombe, Belmer Negrillo, Chris Noessel, Sergio Paolantonio, Francesca Rosella e Ryan Genz, Haiyan Zhang, Myriel Milicevio, Aparna Rao e Soren Pors.

The new generation

Quali sono i nuovi volti e le nuove voci che portano avanti il design?
Circolo del Design mette in mostra i vincitori del concorso studentesco di design “Our Data and Global Wellbeing”, in collaborazione con l’Interaction Design Association (IxDA).

Game Changers

Interaction Design Institute Ivrea ha avuto un impatto in Piemonte su più livelli.
I 20 progetti in mostra, realizzati da soggetti del territorio negli ultimi 20 anni, sono il risultato della selezione da parte di una giuria di esperti per il bando "Game Changers", lanciato dal Circolo del Design nell'ottobre 2020.

Giurati:

Gillian Crampton Smith – Ex Direttrice Interaction Design Institute di Ivrea

Sara Fortunati – Direttrice Circolo del Design

Laura Orestano – Direttrice Social Fare, Torino

Andrea Pedrina – Local Leader IxDA Milan&Turin, InteractionDesignLead, Fjord

Jan-Christoph Zoels – curatore della mostra “Easy as a kiss”

Mappatura progetti:

Colophon

Direzione / Direction
Sara Fortunati

Curatore / Curator
Jan-Christoph Zoels

Co-curatori / Co-curators
Gillian Crampton Smith
Andrea Di Salvo
Mark Vanderbeeken

Progetto di allestimento - Grafica
Exhibit - Graphic design
Collettivo AIA

Allestimento / Set up
StudioArredi

Coordinamento / Coordination
Marilivia Minnici
Comunicazione / Communication
Marta Della Giustina

Traduzioni / Translations
Isa Matilde Bonino

Sottotitoli video  / Video subtitles
Forword

Ufficio stampa / Press office
Spin-To

Project Finance Manager
Luana Gravina

Amministrazione / Administration Coordination
Aline Nomis

partner

Con il contributo di
Con il patrocinio di
Partner scientifico
Partner culturale